La prima parte del recital Destinazione Auschwitz si apre con le parole del manifesto del Futurismo che sembrano anticipare l'amara realtà che di lì a poco avrebbe stravolto per sempre l'umanità. L'inquietitudine del periodo viene rappresentata con maestria dai piccoli protagonisti del recital e l'arrivo delle leggi razziali sembra quasi la naturale conseguenza della pazzia che in questo periodo regna tra certi uomini.
 
La paura, le deportazioni, i ricordi e le riflessioni nelle parole di chi quegli eventi li ha vissuti e adesso li racconta... per non dimenticare!

Nella seconda parte del recital, "La strada verso il cielo" rappresenta l'ultima meta per moltissimi ebrei condannati a morte dai nazisti. Racconti, ricordi e testimonianze di superstiti affiancano la rappresentazione di questa struggente rivisitazione di uno dei peggiori crimini commessi dall'uomo in tutto l'arco della sua storia.


Prof.ssa Giovanna Calora